Il Libro, Allan Watts

Gli occhi vedono e le orecchie ascoltano, allo stesso modo in cui il vento soffia e l’acqua scorre. Lo spazio diventa la tua mente. Il tempo ti porta con sé come un fiume che non scorre mai al di fuori del presente…

Tratto da IL LIBRO di Alan W. Watts

Asana, forma interiore

Perché non mi stanco di praticare gli stessi Asana dopo tanti anni?

Perché quando eseguo un Asana, non mi concentro solo sulla forma esteriore o sulla perfezione della postura. A un certo punto, dimentico l’obiettivo e mi immergo in uno spazio interiore. Qui, divento consapevole delle forze vitali che mi abitano e dei miei condizionamenti e resistenze, che a volte rendono questi spazi poco accoglienti.

Ogni volta, ho l’opportunità di lasciare agire questa Forza/Energia intelligente, più grande di me, che sa come prendersi cura di me e sa dove andare.

Quando esco da un Asana, mi sento più leggera, più spaziosa e in equilibrio. Ciò che mi pervade è un senso di vibrante vitalità e quiete insieme.

Quindi, non pratico gli Asana per ottenere qualcosa, come un corpo più tonico, forte, snello o giovane. Forse all’inizio era così, ma ora lo faccio per tuffarmi nella profondità del mio essere e ritrovarmi in uno stato di armonia con ciò che realmente sono… siamo.